Italiani popolo di viaggiatori, ma (forse) non di malati. In Italia infatti si spende poco per l’acquisto di farmaci da banco: a dirlo sono i dati registrati nel 2016. Grazie a uno studio di Cergas Bocconi, emerge che lo scorso anno, sui farmaci che non necessitano prescrizione, sono stati spesi in media 31 euro rispetto ai 50 che rappresentano la media continentale. Non stiamo meglio, non reagiamo meglio all’influenza, ma bensì vi è una forte tendenza all’automedicazione.
Che cosa dice lo studio Bocconi
L’idea era quella di controllare quali fossero gli effetti economici del cambiamento dello status regolatorio dei farmaci che non hanno obbligo di prescrizione. Per farlo si è partiti da 17 diversi Paesi europei: a dominare la classifica troviamo la Svizzera che ha una spesa media di 109 euro. Quella più bassa in assoluto è invece la Grecia con 21 euro. Tornando ad analizzare i dati italiani possiamo aggiungere che è stata proposta un’ipotesi dei benefici macroeconomici: sembra che ampliare infatti l’offerta terapeutica disponibile sul campo dell’automedicazione (tenendo sempre conto degli standard europei) permette di registrare un netto alleggerimento di 844 milioni di euro l’anno sulle casse del Servizio sanitario nazionale.
Se fatta quindi responsabilmente, l’automedicazione è la strada da seguire, stando a quanto spiegano i ricercatori. Tale modo di curarsi infatti permette di attivare un meccanismo che libera risorse a vantaggio delle terapie che sono invece destinate ad altre patologie.
Automedicazione: i dati sui giovani italiani
Ma non è tutto: è stato infatti notato dalla ricerca che sono soprattutto le donne a curarsi da sole, trovando facile rimedio a problemi di salute di piccola entità. A seguire questo atteggiamento sono i giovani: circa il 60% dei giovani si sente propenso a curarsi in autonomia, recandosi però in farmacia almeno una volta al mese per rifornire le scorte di antidolorifici (acquistati al 73%) e antinfluenzali (al 59%).
E’ infatti sempre rassicurante per gli italiani potersi recare in farmacia e parlare con un farmacista, figura professionale che consiglia e tranquillizza i più giovani. Dopo un rapido consulto infatti sono disposti ad acquistare un farmaco da banco. In totale si rivolgono a un farmacista il 67% dei clienti che vogliono comprare farmaci senza prescrizione. Il 47% invece ha già le idee chiare su che tipo di farmaco comprare e per questo si limitano a chiedere ed acquistare un prodotto specifico. Tale comportamento confermerebbe quindi il bisogno di adottare misure che siano idonee per rispondere al meglio a diffondere sempre più conoscenza sull’argomento e settore.